La relazione tra democrazia e liberalismo è ormai l’oggetto privilegiato di un numero significativo di analisi perché diverse tendenze – a livello nazionale e internazionale – sembrano minarne la stabilità. Secondo alcuni osservatori, essa è già compromessa e quindi occorre semplicemente prendere atto della sua crisi irreversibile, mentre, per altri, è forse improvvido giungere a una tale conclusione perché non mancano elementi per sostenere il contrario. A prescindere dalle differenti posizioni, è ormai evidente che il perdurante dibattito sulle trasformazioni della democrazia ci ricorda che una volta raggiunto un equilibrio politico-istituzionale ritenuto migliore degli altri – come quello liberal-democratico – è del tutto ingenuo pensare che esso possa essere eterno e replicarsi placidamente di generazione in generazione. Partendo da queste constatazioni di fondo, il gruppo di lavoro che ha realizzato la presente ricerca ha riflettuto sulla relazione tra democrazia e liberalismo a partire da alcune ricostruzioni storiche di lungo periodo, fino a giungere a definire una nuova cornice dei rapporti tra economia e diritto, passando per una puntuale discussione circa i problemi teorico-concettuali che riguardano l’espressione democrazia liberale.
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