Il presente lavoro, che ha alla base una ricerca elaborata nel 2014 per l’Istituto di Studi Politici “San Pio V” di Roma, si propone di ricostituire la storia di lungo periodo della Bosnia, partendo dall’ipotesi secondo cui la spiegazione “monocausale” del conflitto sia sostanzialmente inadeguata alla comprensione di un fenomeno complesso come quello delle guerre jugoslave. Nei Balcani come nell’intera Europa centro-orientale, infatti, la mescolanza etnica e
la convivenza di popolazioni diverse per origine, lingua, religione, usi e costumi rappresenta una caratteristica comune.
In tale ampio contesto la Bosnia costituisce un modello paradigmatico, dal momento che qui le zone miste sono prevalenti rispetto a quelle in cui una sola etnia risulta maggioritaria. Il problema bosniaco non sembra provenire, dunque, da una presupposta conflittualità interetnica sempre latente, quanto piuttosto dall’affermazione
di una teoria dello Stato che privilegia l’appartenenza etnica a danno della cittadinanza . Soltanto la comprensione delle reali cause del conflitto avrebbe potuto, e può ancora oggi, aiutare a risolvere una questione che non interessa soltanto i Balcani, ma l’Europa intera.
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